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Biblioteca di VIlipuri ovvero la biblioteca di Alvar Aalto

La biblioteca di Viipuri, chiamata anche biblioteca Alvar Aalto, è la biblioteca comunale della città russa di Vyborg, costruita su progetto dell’architetto finlandese Alvar Aalto. Aalto ricevette la commissione di progettare la biblioteca nel 1927 su base concorsuale. Il progetto iniziale, simbolicamente intitolato «WWW», mostrava in modo evidente  l’influenza di Gunnar Asplund, il noto architetto scandinavo di stile classicista: come è già stato detto, pur partendo da basi asplundiane, Aalto penso il proprio progetto ispirandosi allo stile funzionalista, secondo un iter progettuale ed esecutivo decisamente travagliato che si concluse definitivamente solo nel 1935, anno in cui – dopo cinque anni di cantiere – la biblioteca di Viipuri fu finalmente inaugurata.

Biblioteca di VIlipuri
By Ninaraas – Own work, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=36341790

Gravemente danneggiata nel corso della seconda guerra mondiale, la biblioteca attraversò anni difficili, molti progetti di restauro infatti non andarono in porto e fino a tutti gli anni 80 non si sapeva in che condizioni versasse. Prima dell’ascesa alla presidenza di Michail Gorbačëv, in effetti, erano in pochissimi ad avventurarsi a Vyborg, tanto che libri e riviste di quel periodo riportavano informazioni funeste molto, azzardando persino a ipotizzare una presunta distruzione. Dopo la caduta del regime comunista, considerata l’urgenza di un intervento radicale, la biblioteca di Viipuri è stata finalmente sottoposta a un risolutivo restauro dal costo complessivo di nove milioni di euro che, per la sua efficacia, è stato persino oggetto di trattazione letteraria (Alvar Aalto Library in Vyborg: Saving a Modern Masterpiece), ed è stato vincitore del World Monuments Fund / Knoll Modernism Prize nel 2014 e dell’Europa Nostra Award nel 2015.

L’edificio è formato da due blocchi accostati e sfalsati tra loro. Il blocco più grande comprende le sale di lettura, la biblioteca per ragazzi, la sala riviste e giornali e la zona prestiti; il blocco più piccolo, di forma allungata, comprende un archivio, un piccolo auditorium e gli uffici.

Per far risaltare l’edificio tra gli alberi del parco, è stato tutto intonacato di bianco, salvo gli accessi, in pietra naturale azzurrina. Uno splendore.

La sala lettura è su due livelli elegantemente raccordati da una scala a doppia percorrenza che permette il transito tra deposito, il banco di controllo e zona lettura: questo sfalsamento di piani è un tema ricorrente nelle architetture di Aalto ed è stato definito “sezione libera”.

Biblioteca di VIlipuri
Di Ninaraas – Opera propria, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=36341784

Per quanto riguarda l’illuminazione il sole non irraggia direttamente sulla sala di lettura ma passa attraverso 57 lucernari di forma circolare distribuiti sulla copertura dell’edificio principale; questo permette di non usare finestre e lasciare libere le pareti per gli scaffali dei libri. Questa luce diffusa è particolarmente utile al lettore, che può sedersi dovunque senza avere l’inconveniente dell’ombra o del riflesso. Anche l’impianto di L’illuminazione elettrica è stata progettato in analogia alla luce naturale. I lucernari illuminano i libri senza creare zone d’ombra, anche quando una persona resta in piedi davanti agli scaffali.

Biblioteca di VIlipuri

È noto che questa cura nel ridefinire gli spazi dei suoi edifici in funzione dell’uso e dell’utenza è uno dei pilastri dell’architettura organica di Aalto.

Il soffitto ondulato dell’auditorium, formato da sottili listelli di legno rosso, era stato ideato per far sì che l’acustica risultasse ottimale qualunque fosse la posizione dell’oratore. L’auditorium è una delle parti più incantevoli e in armonia con la natura che dalle grandi finestre sembra entrare nell’edificio.

La biblioteca è considerata una delle opere più belle e significative di Alvar Aalto e anche se è in un paese lontano da visitare per i finlandesi e gli stessi russi, saremmo felici di poterla un giorno vedere di persona… chissà!

Foto anteprima: Di Ninaras – Opera propria, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=53782390

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