La Biblioteca Nazionale di Spagna e Ana Santos Aramburo
La Biblioteca nazionale di Spagna è la principale biblioteca spagnola, il centro depositario più ricco del patrimonio bibliografico spagnolo. Si trova a Paseo de Recoletos 20 di Madrid e divide l’edificio con il Museo archeologico nazionale di Spagna. Attualmente conta un fondo bibliografico di 17 milioni di documenti e ha una seconda sede ad Alcalá de Henares.
Fondata da Filippo V nel 1712 come biblioteca reale, il 2 gennaio 1716 viene promulgato il decreto della creazione, con la doppia funzione di far arrivare la conoscenza ai cittadini e raccogliere le biblioteche di alcuni nobili.I tipografi furono obbligati a fornire alla Biblioteca una copia di tutti i libri che si pubblicavano in Spagna. La prima opera, frutto del lavoro della Biblioteca, viene pubblicata nel 1738, con il titolo di Bibliotheca Universal de la Polygraphia Española, realizzata da Cristóbal Rodríguez. Nel 1761, Carlo III fonda la Imprenta Real dandone la responsabilità al bibliotecario più anziano e favorendo la moltiplicazione delle opere, grazie alla guida del poeta e drammaturgo Vicente Antonio García de la Huerta.
Durante il XIX secolo, confische, acquisti e donazioni permisero alla Biblioteca Nacional di acquisire la maggior parte dei libri antichi e di valore che attualmente detiene. Nel 1836, lo status della biblioteca come proprietà della Corona fu revocato e la proprietà fu trasferita al Ministero del governo e fu allora che fu ribattezzata Biblioteca Nacional.
Nel 1892 l’edificio fu utilizzato per ospitare l’Esposizione Storica Americana. Nel marzo 1896, la Biblioteca Nacional aprì al pubblico nello stesso edificio in cui è attualmente ospitata e comprendeva una vasta Sala di lettura al piano nobile destinata a contenere 320 lettori. Nel 1931 la Sala di lettura è stata riorganizzata, dotandola di un’importante collezione di opere di riferimento, e la Sala di lettura generale è stata ristrutturata per accogliere studenti, lavoratori e lettori in generale.
Durante la Guerra Civile Spagnola quasi 500.000 volumi furono raccolti dal Comitato di Confisca e conservati nella Biblioteca Nacional per salvaguardare opere d’arte e libri fino ad allora conservati in istituti religiosi, palazzi e case private. Nel corso del XX secolo sono state apportate numerose modifiche all’edificio per adattare le sue stanze e depositi alle sue collezioni in continua espansione, al crescente volume di materiale ricevuto a seguito della modifica al requisito del deposito legale nel 1958, e alle numerose opere acquistate dalla biblioteca. Tra questi lavori di costruzione, alcuni dei cambiamenti più degni di nota furono le modifiche apportate nel 1955 per triplicare la capacità dei depositi della biblioteca, e quelle iniziate nel 1986 e completate nel 2000, che portarono alla creazione di una enorme sede secondaria ad Alcalá de Henares, un grande edificio un po’ inquietante dal punto di vista architettonico (vedi foto) anche se molto funzionale, e alla ristrutturazione completa a Madrid dell’edificio storico a Paseo de Recoletos.
Nel 1986, quando le principali istituzioni bibliografiche spagnole – la Biblioteca Nazionale dei Giornali (l’emeroteca), l’Istituto Bibliografico Spagnolo ) e il Centro per i Tesori Documentari e Bibliografici – furono incorporati nella Biblioteca Nazionale, la biblioteca è stata istituita come Centro Statale Depositario della memoria culturale spagnola, mettendo a disposizione del Sistema Bibliotecario spagnolo, dei ricercatori e delle istituzioni culturali ed educative tutta la produzione bibliografica spagnola su qualsiasi supporto. Questa operazione avveniva, più o meno contemporaneamente, anche in Italia presso le due Biblioteche Centrali Nazionali di Roma e Firenze.
Nel 1990 la Biblioteca Nazionale di Madrid è stata nominata Ente autonomo annesso al Ministero della Cultura e in qualità di biblioteca nazionale del paese, è il centro responsabile dell’identificazione, conservazione e diffusione delle informazioni sul patrimonio documentario spagnolo, rappresentando un punto di riferimento essenziale per la ricerca sulla cultura spagnola.
La collezione della biblioteca è composta da oltre 26.000.000 di articoli, inclusi 15.000.000 libri e altri materiali stampati, 4.500.000 materiali grafici, 600.000 registrazioni sonore, 510.000 spartiti musicali, più di 500.000 microformati, 500.000 mappe, 143.000 giornali e periodici, 90.000 audiovisivi, 90.000 documenti elettronici, e 30.000 manoscritti.
Nel 2013 è stata nominata quella che è ancora l’attuale direttrice della Biblioteca Nacional, Ana Santos Aramburo, che ha rappresentato una guida importante per l’istituzione. Oltre alla l’implementazione del deposito legale digitale che ha posto come una delle priorità del suo mandato e ottenuto nel 2015, Ana Santos ha optato per la riformulazione del ruolo delle biblioteche nell’attuale ambiente digitale, per l’apertura al pubblico e l’erogazione dei servizi svolta dal proprio personale. Altre scommesse importanti sotto la sua direzione sono state la digitalizzazione e il riutilizzo dei contenuti, concretizzatisi in progetti che cercano di mettere a disposizione di tutti il patrimonio culturale spagnolo e promuovere l’uso delle risorse e dei fondi della Biblioteca.
Ana Santos ha anche promosso la Giornata degli scrittori, che si tiene ogni anno dal 2016 per rivendicare l’uguaglianza di genere nella cultura e il lavoro e la carriera degli autori tante volte relegati in secondo piano nel corso della storia. Nel 2015 ha ricevuto dal governo di Aragona il Premio per la carriera professionale nel settore del libro e il Premio per i valori umani e la conoscenza nella XIV edizione degli HERALDO Awards.
Questo ci piace sottolinearlo: ad oggi non sarà l’aspetto architettonico a spiccare in Spagna relativamente alla Biblioteca Nazionale, come abbiamo visto e vedremo in altri paesi europei e extraeuropei, ma ci piace che sia una donna, una donna competente, forte e coraggiosa, ad aver contribuito a rendere accessibile a tutti l’immenso patrimonio librario di un paese straordinario.
In bocca al lupo e buon lavoro ad Ana!
Per saperne di più: http://www.bne.es/es/Inicio/index.html
Foto anteprima: Di Jean-Pierre Dalbéra, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12643486